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L'arrangiamento

creativo #CdM001

Divagazioni, suggerimenti,

ascolti musicali scelti da Giulio Clementi 

America Suite, (00') Horse With No Name; (1' 01") Survival; (1'36") Ventura Highway

Come lavora l'arrangiatore

CONTATTO RAVVICINATO CON GIULIO CLEMENTI

Per solisti, vocalisti, gruppi,

in ogni stile, genere musicale

e livello di preparazione

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Arrangiamento creativo

Preparazione e personalizzazione dei brani

Armonizzazione e assegnazione delle parti strumentali e vocali

Ottimizzazione delle prestazioni vocali

Assistenza “on stage” nella musica d'insieme

Consulenza tecnica e suggerimenti sulla strumentazione

in studio e in live

Scelta del repertorio

Studio dell'interpretazione

Collaborazione artistica sui brani inediti

Programmazione dei suoni, delle tastiere, degli effetti

Ingegneria del suono in live, in studio e in sala prove

 

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Consulenza, collaborazione,

training personalizzato e di gruppo

contact: 347 9452483

giulioclementi@gmail.com 

La creazione delle atmosfere musicali

America Suite - America
00:00 / 00:00

Gli strumenti di lavoro

Non esiste un arrangiamento se non si riesce a creare un’atmosfera (una sola e anche ben caratterizzata).

Ecco la differenza tra un semplice ACCOMPAGNAMENTO e un ARRANGIAMENTO.

Dopo l'ascolto di un brano, la sua "scia" deve rimanere nell’aria, come se fosse un profumo che permane piacevolmente nell'ambiente.

L’arrangiamento di un brano è un’operazione di straordinaria importanza, lontanissima dall’idea del semplice «rivestimento» o della banale «incorniciatura». L’arrangiatore è colui che prende in consegna gli ingredienti essenziali di una composizione (ovvero il tema melodico, il testo, le armonizzazioni di base), li analizza con grande attenzione e, a volte senza nemmeno modificarli, li ripropone immergendoli in un’atmosfera di suggestione, di incanto, in un contesto musicale capace di trasmettere all’ascoltatore sentimenti di piacere, di gioia, di eccitazione, di emozione e anche di commozione.

Tutto questo grazie ad un uso sapientissimo dei suoni, degli strumenti dell’orchestra, dei ritmi, degli effetti elettronici, ma anche grazie alla capacità di smontare e ricomporre il brano, di saper inventare una particolare introduzione, uno speciale finale ad effetto, o particolari cambiamenti di tonalità, l’uso raffinato delle voci, dei cori,...

In questi nostri incontri impareremo ad esplorare questo affascinante lavoro, soprattutto mettendo a confronto esempi significativi dalla letteratura musicale, in tutti gli stili e per tutte le formazioni strumentali.

I musicisti, le band, i gruppi che desiderano confrontarsi con la grande musica internazionale, presentata e commentata da Giulio Clementi, troveranno in questi appuntamenti notizie e suggerimenti preziosi e stimolanti. Stay tuned!

 

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Gli America e il sound della West Coast

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In America Suite potete ascoltare in successione tre dei più famosi brani degli America, e forse tra i più amati ed ascoltati brani al mondo. Bastano pochissimi accordi iniziali della chitarra in Horse With No Name  per essere trasportati nel sound West Coast, nelle atmosfere soft-rock-country che hanno contrassegnato gli anni ’70. Non c’è band, o chitarrista, che non abbiano provato a ricreare la bellezza perfetta e vincente della successione offerta dal semplice MI- e dal RE6/add9, suonati sfruttando le risonanze delle tante corde vuote (e soprattutto dall’insistenza delle note MI e SI in entrambi gli accordi), con conseguente risultato di un’armonia sospesa, aerea, leggermente psichedelica: l’atmosfera perfetta e intrigante per collegare la parola “Horse” ad un duplice significato (eroina).

 

Potremmo dire che, in tutti e tre i brani, l’arrangiamento sgorga direttamente dallo strumento chitarra, dalla successione degli accordi e dalla ritmica delle pennate (lo strumming), dosate alla perfezione.

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